San Lazzaro (Bologna), 24 Marzo 2014

Il sindaco di San Lazzaro, Marco Macciantelli ha inaugurato nella sala “Poggi” del circolo culturale “Sandro Pertini”, in via Repubblica 38 l’esposizione “Sandro Pertini una vita per la buona politica”. Una mostra, ideata e allestita dal circolo sanlazzarese presieduto da Mauro Ottavi, che ricostruisce la vita umana e politica dell’indimenticabile presidente della Repubblica, con documenti e foto, aperta tutti i giorni, dalle 9 alle 12, fino al 31 marzo. In occasione dell’iniziativa è stato anche proiettato il documentario inedito “Mi mancherai” su quello che fu “il presidente più amato dagli italiani”. Domenica 30 marzo alle 10.30, invece, sarà presentata la tesi di laurea di Manuele Franzoso: “Il pensiero e le battaglie di Sandro Pertini fino alla presidenza”. E in questa occasione sarà presente anche l’onorevole Valdo Spini.

All’inaugurazione della mostra Ottavi ha riferito che è stata voluta per dare un doveroso ricordo di Pertini «nei suoi vari aspetti di uomo e di politico sempre attento ai valori della pace e della solidarietà. Valori da riportare all’attenzione delle nuove generazioni come il suo appello “si chiudano le fabbriche di armi” e il suo impegno rivolto al mondo del lavoro e al benessere della gente. Nella mostra ci sono anche foto di momenti della sua presenza nel nostro territorio: a Bologna così come a San Lazzaro, nel 1979, all’inaugurazione dell’area artigianale della Cicogna con sindaco il socialista Arrigo Lambertini». Il circolo non si occupa solo di storia e cultura politica. Grazie al suo impegno nel 2005 l’ex abbazia di Santa Cecilia della Croara è stata inserita nel progetto Unesco “Monumenti messaggeri di una cultura di pace”.

Da parte sua il sindaco Macciantelli ha rimarcato i rapporti che legano San Lazzaro all’ideale socialista e non solo per i tanti sindaci socialisti che ha avuto a partire da Paolo Poggi. «Proprio in questi giorni – ha detto il sindaco – in municipio al ricordo di Marco Biagi è intervenuto l’ex segretario del Psi Enrico Boselli. Non dimentichiamo che l’ideale socialista ha portato la cooperazione, le leghe sindacali, la solidarietà, l’antifascismo e, dopo il ventennio, la Costituzione repubblicana e democratica e al boom economico. Con il Pd che con l’adesione al Pse è tornato alla casa comune del socialismo democratico e riformista in vista delle prossime elezioni per il nuovo Parlamento europeo». Con Ottavi a precisare: «Noi, però, da quella casa non siamo mai usciti».

Giancarlo Fabbri

L'ufficio stampa

 

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