Ricordare Matteotti a cent’anni dalla morte offre ancora un antidoto all’Italia che lui sognava, libera e democratica, affinchè il suo assassinio non resti invendicato. Per non dimenticare che all’impunità su quel delitto si produsse l’impunità su tanti delitti che sarebbero venuti dopo.
“Per molto tempo siamo stati tenuti all’oscuro di tutto ciò che era successo. Ritornati a Roma, abbiamo continuato a correre alla porta ad ogni squillo di campanello. Ci era stato detto che il papà era partito per un lungo viaggio. Quando lo sapemmo quel suono di campanello si spense per sempre assieme alla speranza.”
Giancarlo Matteotti, Memorie inedite